16° MEETING del CEN/TC136/WG15 – Madrid

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A Madrid ripresi i lavori del Technical Comitee CEN/TC136/WG15, sospesi a Roma il 5 aprile 2011, ai quali partecipa Alberto M. Pradella, Responsabile Tecnico di Exploring Outdoor, in rappresentanza dell’Italia per l’UNI.

Il Meeting è stato l’occasione per un approfondito confronto fra i Technical Expert presenti in merito al tema dei cavi utilizzabili nei parchi acrobatici.
Il gruppo di esperti, nel precedente incontro a Roma, aveva deciso di presentare ufficialmente una serie di domande tecniche ai maggiori costruttori di cavi europei che, prontamente, hanno dato alcune importanti risposte nei mesi scorsi, risposte che sono state la base per la discussione di questo inizio lavori a Madrid.

Si è proceduto in prima battuta a definire alcuni importanti limiti di utilizzo: dalla pubblicazione della prossima revisione della norma i cavi in acciaio con anima interna in fibra naturale saranno vietati!

Una lunga discussione ha invece interessato i cavi coperti da plastica che per la loro impossibilità nell’essere ispezionati sono particolarmente pericolosi soprattutto in applicazioni critiche. Dal momento che l’ispezione dev’essere garantita in qualunque momento e condizione, si è preferito apportare un miglioramento alla norma esistente che vietava questo tipo di cavi, definendo una serie di controlli con relative scadenze nel caso in cui il costruttore decida di utilizzarli.

Restano vietati comunque per applicazioni come le Zip-line, ovvero teleferiche o tyrolienne.

Questo approccio metodologico è un ottimo esempio di come dei tecnici esperti, incaricati di rivedere una norma, debbano operare: di fronte alla difficoltà di impedire l’uso di un tipo di cavo, invece che ribadire semplicemente un divieto già espresso dalla norma attuale, si è preferito elencare le ragioni perché un determinato materiale non dovrebbe essere usato. L’obiettivo è la tutela della sicurezza di tutti con un approccio propedeutico: senza l’indicazione di una buona regola tecnica, ma solo con dei divieti, un operatore sarebbe incentivato a non seguire la norma perché priva di indicazioni utili al proprio operato.

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Pubblicato in Impianti Parco Avventura, Vita associativa | commenta

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