FAQ

Ho disponibilità di un bosco di 10 ettari. Sono sufficienti per realizzare un parco avventura?

Non è necessario un bosco così grande. L’importante è disporre di un buon numero di piante idonee (almeno 40 cm di diametro) in una zona circoscritta, più facile poi da gestire con gli Istruttori.

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Nel mio bosco ci sono alberi giovani, nel pieno della loro crescita. Che sistema adottate per proteggere le piante e che tipo di manutenzione è neccessario prevedere per assecondare la loro crescita?

La protezione della pianta viene eseguita allo stesso modo per tutti i tipi di pianta come l’ancoraggio, che deve obbligatoriamente rispondere alla normativa di riferimento. Alle nostre latitudini la crescita delle latifoglie obbligano a una rettifica degli ancoraggi e ri-posizionamento delle piattaforme tra i 5 ed i 7 anni; se le piante sono inferiori a 35/40 cm di diametro questo lasso temporale potrebbe ridursi. Questo è uno dei motivi per i quali sconsigliamo siti con maggioranza di piante giovani. Le manutenzioni annue tuttavia sono un importante occasione di controllo.

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Vorrei installare un impianto piccolo con circa 10 piattaforme, per poi ampliarlo in futuro. È possibile?

La realizzazione di un Parco Avventura è il risultato di una serie precisa di passi che è necessario compiere, molti dei quali incidono sensibilmente con costi fissi sull’investimento complessivo necessario. Un impianto molto piccolo rende ulteriormente difficile il ritorno dell’investimento per la sua scarsa capacità di accogliere utenti e dargli un buon motivo per tornare. Il nostro consiglio è quello di non cominciare mai con meno di 2-3 percorsi + più percorso briefing!

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Il bosco dove vorrei installare il parco è un’area con destinazione agricola. Devo chiedere qualcosa al comune?

Gli Uffici Tecnici del Comune competente sono SEMPRE da sollecitare prima di richiederci un Sopralluogo Tecnico Preliminare. Purtroppo in Italia ogni realtà locale ha una risposta diversa alla domanda di installazione e gestione di un impianto Parcoavventura.
In caso di bosco naturale, ceduo o terreni agricoli, nella maggioranza dei casi, per il solo impianto non viene chiesto cambio di destinazione d’uso. Occorre considerare però che un Parco Avventura necessita almeno di una Reception e un piccolo magazzino dove stoccare il materiale tecnico. Senza considerare l’installazione di bagni o servizi di ristoro. In questi casi viene richiesto sicuramente un cambio di Destinazione d’uso tramite Variante del PRG che normalmente richiede molti mesi.
In caso vi siano anche dei vincoli (paesaggistici, idrogeologici, ambientali, archeologici, ecc.) è necessario invece richiedere uno “svincolo” tramite presentazione di Relazioni specifiche che presentino il Progetto oltre a eventuali Valutazioni di Incidenza o Valutazioni di Impatto, ecc.
Un’area già con destinazione d’uso a Verde Attrezzato o Uso pubblico è certamente la soluzione ideale.

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Ma alla fine quanto costa aprire un parco avventura?

Facciamo un esempio: quanto costerebbe aprire una Sala Cinematografica? Sarebbe senza dubbio necessario sapere quanto grande si desidera lo schermo e quanti posti a sedere si prevede di creare, se si prevedono film in 3D o se si pensa di aprire anche a un piccolo bar, ecc. Troppe domande?
L’idea di aprire un Parco Avventura è sempre buona, noi ci crediamo davvero e possiamo garantire che il costo delle piattaforme non sia il problema maggiore. Un Parco Avventura è un’installazione complessa oltreché un’attività appassionante, ma è necessario un bel bosco (o una bella area per un’installazione “artificiale”, in una zona facile da raggiungere, possibilmente vicino a zone già a vocazione turistica e, infine, un investimento certamente più piccolo di quello che serve per una Sala Cinematografica! 😉

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Gestisco un parco da alcuni anni. Come posso sapere se è realmente “a norma”?

La “conformità alla norma” UNI EN15567-1:2015 di un impianto acrobatico dipende sostanzialmente da 3 fattori: 1) se la realizzazione, dal progetto alla costruzione, è stata effettuata da persone con competenze specifiche che già mettono in pratica in modo accurato i dettami della norma stessa 2) se la manutenzione periodica e la documentazione gestionale rispondono ai requisiti richiesti 3) se il tutto viene certificato di anno in anno da un Ente indipendente che sia abilitato in modo specifico a effettuare questo tipo di indagini.
Parcoavventura.it è in grado di guidare in questo processo anche i gestori di Parchi già esistenti, un processo irrinunciabile per la salvaguardia del proprio investimento e la sicurezza dei propri collaboratori e clienti.

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