Parlare di Normativa fa bene

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Siamo da sempre sostenitori di quanto sia importante avere e seguire una normativa di settore che regoli tanto la costruzione quanto la gestione di impianti Parco Avventura. Come membri del TC136/WG15 presso il CEN abbiamo partecipato agli incontri nelle capitali europee per discutere e contribuire alla stesura di una nuova versione della normativa che ci riguarda, aggiornandola al mercato e al contesto attuale, ricco di novità anche sul fronte dei dispositivi DPI che vengono utilizzati nei Parchi.

Ma ogni volta che parliamo concretamente di questi argomenti e solleviamo la questione di chi, in Italia, segua o non segua le normative, contribuendo a legittimare chi, per puro scopo di risparmio, pensi di farla franca aggirandole, la polvere si alza da sotto i tappeti oppure, peggio, si fa di tutto per nasconderla per bene.

È successo di recente con un post in questo blog che aveva, in realtà, come unico scopo, quello di offrire ai potenziali interessati a costruire un Parco Avventura, un utile strumento di confronto per poter valutare offerte economiche spesso molto differenti per voci e loro conseguente peso sull’investimento previsto. Attenzione, NON per confrontare il lavoro fatto da diversi costruttori ma, come è ben spiegato, per acquisire nozioni che permettano di confrontare due preventivi fra loro.

Tutti noi, infatti, quando dobbiamo fare un acquisto di cui conosciamo poco, siamo abituati a farci aiutare per poter confrontare la convenienza di offerte che sembrano simili. Come per due auto di pari categoria che hanno prezzi identici, ma magari una offre un airbag in meno e non ha le barre antisfondamento nelle portiere. I media ci aiutano ogni tanto a imparare a leggere meglio un’etichetta, a scoprire cosa c’è dietro a un prodotto. Lo scopo del post era esattamente quello. Nessuno scopo denigratorio, nessuna necessità di screditare nessuno. E se per una persona che si affaccia per la  prima volta su questo mercato può essere più facile confrontare voci di spesa simili, è importante per noi che cominci a conosce quali sono le regole imposte dalla normativa che tutela il nostro lavoro, insieme al suo futuro e il divertimento dei suoi clienti.  E se due preventivi offrono più o meno lo stesso impianto ma uno dei due si dimentichi di indicare al proprio cliente che è necessario fare delle Relazioni di calcolo? Oppure lasci esclusa la Formazione, tanto poi si vedrà (a parte)? Oppure proponga la certificazione realizzata da un Ente non  titolato a fare questo genere di consulenze? Oppure…

Nel nostro strumento di confronto, poi, il “resto del mondo” veniva interpretato in chiave ironica con delle icone “clip-art”. Qualcuno si è riconosciuto con alcune di queste icone (?!) e, ce ne scusiamo con i nostri lettori, le  abbiamo sostituite con un bel punto di domanda.

Nessun trucco, nessun inganno, anzi. Ci piacerebbe che l’Associazione di categoria che abbiamo contribuito a far nascere lavorasse di più per fare chiarezza in un mercato che, per fortuna di tutti, è ancora in grande espansione. Solo con il contributo di tutti, infatti, ci ci può migliorare davvero e far crescere lavoro, consapevolezza, sicurezza. Quando però ai costruttori italiani è stato chiesto di contribuire concretamente alla revisione della normativa, suggerendo modifiche o integrazioni, zitti e mosca, spariti tutti! Un vero peccato.

Pubblicato in Impianti Parco Avventura, Messa a norma, Parcoavventura.it, Vita associativa | commenta

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